“Belle ciao!”, il libro di Saltamartini che sfida la narrazione femminista: “La sinistra non accetta donne non addomesticate”. Sabato ad Atreju

Barbara Saltamartini: ‘Meloni ha mandato in crisi il femminismo contemporaneo, conquistando spazi che nessun’altra donna aveva raggiunto’.

“Belle ciao!”, il libro di Saltamartini che sfida la narrazione femminista: “La sinistra non accetta donne non addomesticate”. Sabato ad Atreju

“Ho scritto Belle ciao! per dire una cosa che moltə fingono di non vedere: Giorgia Meloni ha mandato in crisi il femminismo contemporaneo”.
A dichiararlo è Barbara Saltamartini, ex deputata, su un post pubblicato su Facebook che nel suo nuovo libro - edito da Giubilei Regnani - propone una lettura radicale dell’impatto culturale e politico della prima presidente del Consiglio donna.

Secondo Saltamartini, la rottura prodotta da Meloni non nasce da una presunta adesione ai principi del femminismo progressista, ma dall’aver conquistato spazi che quel femminismo “non ha mai nemmeno provato a raggiungere”.
“Mentre una parte del femminismo si perdeva nei dibattiti su schwa, micro-offese, quote rosa, identità fluide e cultura woke - scrive - una donna concreta prendeva il potere. Una donna di destra, madre, leader, osteggiata da chi pretende di decidere chi può rappresentare le donne e chi no”.

Il punto di frattura, sostiene, è stato immediato: Meloni non rientra nei canoni del femminismo contemporaneo, anzi li supera. “Non chiede il permesso. Non fa la vittima. Non ha bisogno di una narrazione ideologica. Esiste. Governa. Decide”.

Nel libro, Saltamartini ricostruisce quella che definisce “una genealogia di donne di destra” spesso ignorate o marginalizzate da un sistema culturale che - accusa - ha raccontato la storia “a senso unico”. “Racconto i fatti, i nomi, i dialoghi che molti preferiscono dimenticare, perché fanno saltare la narrazione dominante. Perché dimostrano che non c’è nulla di più rivoluzionario di una donna che non si lascia addomesticare”.

La conclusione è netta: “Giorgia Meloni non ha sconfitto il femminismo attuale. Lo ha reso irrilevante. E il fastidio che questo provoca dice molto più di mille articoli su La Repubblica o dei circoletti di sinistra che parlano solo tra loro”.

Belle ciao! sarà presentato sabato 6 dicembre alle 16.45 ad Atreju, insieme a Paola Concia. “Chi ha il coraggio di ascoltare un’altra versione della storia sa dove trovarmi” si legge alla fine del post su Facebook.