Roma consolida il suo ruolo di capitale italiana ed europea della musica live. È quanto emerge dallo studio “Il valore dei grandi concerti di Roma per il territorio e per il Paese”, presentato all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone durante l’evento promosso da Roma Capitale in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Un’analisi articolata che fotografa per la prima volta l’impatto economico, turistico, sociale e occupazionale generato dagli eventi musicali ospitati in città nel triennio 2022–2024.
Secondo il rapporto, basato su oltre 320mila osservazioni e sul modello ETV – Event Total Value, i grandi concerti (quelli con almeno 5.000 spettatori) hanno generato 2,52 miliardi di euro di valore totale. Una cifra che include non solo la filiera diretta della musica, ma soprattutto l’impatto sull’indotto: turismo, ricettività, ristorazione, trasporti e servizi collegati. Nella sola Città Metropolitana, l’effetto stimato supera 1 miliardo di euro, con 583 milioni di euro di PIL e quasi 6.000 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno, su un totale di circa 13.000 addetti generati nel triennio.
Roma, che nel 2024 ha ospitato 2.082 concerti – il 34% in più rispetto al 2023 – risulta oggi la prima città italiana per numero di eventi live. Una crescita che, secondo lo studio, ha avuto forti ripercussioni anche sul piano turistico: gli spettatori internazionali sono circa il 13% del totale nei grandi concerti e la loro spesa media è fino a sei volte superiore a quella degli spettatori nazionali. Di conseguenza, l’impatto sulla ricettività e sulle attività collegate risulta «decisivo nel rafforzare l’attrattività della Capitale».
L’analisi misura anche l’effetto sulla vita urbana, attraverso il cosiddetto “Indice di Vivacità”: nei weekend degli eventi principali l’attività della città cresce in media del 10%, con picchi superiori al 15% in occasione di concerti internazionali. Il caso Coldplay – citato nel report – è emblematico: la settimana dei concerti ha generato oltre 1,2 miliardi di visualizzazioni online, il 42% delle quali dall’estero, contribuendo alla reputazione globale di Roma.
«Roma non è più la città delle occasioni perse, ma una metropoli internazionale dove la crescita economica genera nuovi posti di lavoro, ricchezza per il territorio e una città più viva», ha dichiarato l’assessore ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato, commentando i risultati dello studio. Secondo il Campidoglio, il lavoro svolto con Ambrosetti rappresenta uno strumento utile per orientare le future scelte di programmazione culturale e turistica, nell’ambito del progetto “Roma Smart Tourism”, sostenuto dal Ministero del Turismo.
Lo studio conferma così il ruolo strategico dei grandi concerti come motore di sviluppo e come leva di posizionamento internazionale per la Capitale, indicando una traiettoria di crescita che Roma intende consolidare nei prossimi anni.